Stavo bene, poi è capitata la vita.

20:51 1 Comments A+ a-

Sto ascoltando Humbug e la vita sembra di qualche grammo migliore. A volte ritornano, ritornano abbronzate, con il segno del costume, testa fra le nuvole e scazzi latenti. Ebbene, sono tornata. In realtà è già qualche settimana, ma perché dedicarsi ai resoconti quando c'è casa libera? Non sia mai. Ho trascorso una settimana in casa al mare con i miei amici, settimana che è seguita da altri giorni, sempre al mare, ma con i miei. Grazie ad un inaspettato allentamento dell'amore genitoriale poi me ne son ritornata a casa sola soletta (ok, con mia sorella) per passare giorni in pace. Ho fatto finta di studiare, ho dimenticato Instabulboy/Doloboy o come minchia lo volete chiamare, mi sono fissata per altre ragioni e poi mi odio. Che strano, io, con una grande autostima (AHAH) e un grande self-control (AHAHAH), mi odio. La ragione è chiara, l'avevo esposta qualche post fa: io volevo solo stare bene e, a dirla tutta, ci stavo riuscendo. Il mio obiettivo primario nella vita non è quello di avere una vita a due, grandi scintille e cazz e mazzi, a me, probabilmente perchè ho un carattere demmerda e una visione molto malata del mondo e delle persone, basta che funzioni. Non volevo trovarmi di nuovo in una situazione di paranoia costante, non volevo avere bisogno di qualcuno o cominciare a sentirne. Volevo continuare per la mia strada, verso un punto di svolta, verso l'ignoto e invece eccomi qua, quattordicenne cogliona. E' vero, io mi stanco subito, son rare le eccezioni (diciamo solo due in 22 anni, ok), ma sia se sarà per poco, sia se sarà per molto io non voglio essere così. Lo so, sono molto vaga, ma è tutto vago, non pensate chissà cosa, sono io che nel mio paranoia world sto ingigantendo tutto. Non sono problemi seri, però io non dovevo distrarmi proprio ora, non così almeno. Il tutto è condito dalla mia salute precaria, dalla mia pressione che, come l'isola, non c'è e battiti che in geriatria dicono se debbano portarmi in obitorio, praticamente. Sì, la sto facendo tragica, ma lo faccio per esorcizzare l'enorme rottura di neuroni che oggi non vuole passare. La cosa peggiore di tutte è whatsapp, trovatevi uno che abbia il 3310, possibilmente con gli sms gratis e basta.

1 commenti:

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Mareva
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28 agosto 2013 alle ore 11:07 delete

What's app è la morte delle relazioni serene. "Ha visualizzato, l'ho visto. Perché non risponde?". Vivevamo meglio quando non c'erano i cellulari e l'Internet.

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