Sproloqui musicalmente concertiferi

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Quando parto la mia preoccupazione principale è quella di riempire l'ipod e se ho tempo di fare un ricambio generazionale di canzoni anche nell'altro lettore mp3 che mi porto dietro nell'ipotesi del "non si sa mai". Questa volta (son stata via 8 giorni) mi son dimenticata, o meglio, ho rimandato fino alle 3 del mattino del giorno della partenza e praticamente mi son addormentata sulla tastiera; ciò mi ha portato a riscoprire miliardi di canzoni che nell'ipod appena capitano cambio subito. Non so se è una cosa normale, ma il 90% delle canzoni che carico sono canzoni che non ascolto mai. Poi c'è quel 10% che potrebbe benissimo essere integrato in una playlist stile "canzoni che sanno a memoria anche le cuffiette". Ok, non ve ne frega uno straghezz, ma era per farvi sapere che "ehi ciao, sono viva" e sono anche piuttosto di buon umore in questi giorni. Sarà che ho speso poco e comprato tanto, il che rende sempre happyshallllalllà, sarà che poi alla fine prima di partire ho comprato il biglietto per i Radiohead a Firenze, sarà che l'11 e il 12 ci son prima Afterhours e poi Caparezza, sarà che ormai vivo di queste cose, boh. Se ci penso l'ultimo anno è stato un rincorrere e pianificare partenze e concerti, date da aspettare, fare il proprio lavoro (ciao, non lavoro, studio però sì, dai, avete capito) solo pensando alla ricompensa. Sicuramente in me c'è una grande componente di demenza, non l'ho mai negato e mai lo farò, ma tutto quello che ha a che fare con la musica mi fa star bene, mi fa riprendere tutti i pezzi di questa vita da prugna in frantumi per andare avanti e sentirmi meglio. Vedete, ci son le ragazze normali che si cercano un moroso e io che cerco concerti, son cretina o nonsonemmenoiocosa. Come dicevo l'altro giorno ad un mio amico, nessuno mi vedrà mai tanto me stessa quanto ad un concerto... Ovviamente non intendevo sudata, con i capelli demmmerda e senza dignità, l'avevate capito, sì?