Where did all the love go?

01:23 6 Comments A+ a-

Proprio il giorno prima del mio 22° compleanno spunto fuori con un post liberamente ispirato ad una canzone dei Kasabian e con la foto della mia mano con un kiwi che, tagliato a metà, ricorda un po' un cuore, magari con prolasso della valvola mitrale. Praticamente è un post che mi rispecchia moltissimo. Perchè? Perchè non ha senso. In questi giorni non ho fatto altro che studiare, svegliarmi nel cuore della notte o molto presto per vedere Roger che gioca in Australia, finito Fringe, cominciato Homeland e altre piccole idiozie. Sono andata in montagna convinta di trovare la neve del Monte Bianco, invece abbiamo scalato una montagna per mendicare un po' di wannabe snow, io ho quasi vomitato per la strada piena di curve, ma nonostante tutto sono stata bene. Ho svuotato l'ipod, l'ho aggiornato, e mi son detta che avrei eliminato tutte le app, lasciato solo la musica, visto che ora ho un cellulare faigo che spacca i culi, invece ho solo perso tutta la musica e vissuto 5 giorni di agonia prima di avere la forza di fare una playlist confacente alle mie esigenze. Il fatto che io abbia infilato musica che odio perchè mi ricorda tutta la merda della mia grama esistenza, che a sua volta rivela il mio intrinseco masochismo e il fatto che io sia, perdutamente, idiota, è solo un mero dettaglio. Tutto questo per dire cosa? Che domani è un altro giorno, che domani è l'ennesima volta che penserò "chissà se cambierà qualcosa tra 365 giorni?", un altro domani, non diverso da ieri. Odio i compleanni, i miei. No, non è un complesso da ribelle cogliona, è che generalmente si accostano a catastrofi o, ancora meglio, passo la giornata a vomitare o con la febbre. Non so se sia colpa del mio cervello che ripercorre una particolare, e minchiona, via crucis della mia vita da compleannizzata, sta di fatto che questo spiega tante cose.
Faccio bilanci, cose ne sono cambiate, altre no, altre non voglio che cambino mai, di certo sono cresciuta, sono diventata più consapevole, e non solo della mia demenza o del mio problema con la punteggiatura. Certo, mia nonna chiama ancora mia sorella per sapere se ho un moroso, ho ancora dei parenti che mi chiamano "la comunista", sono ancora con più di metà degli esami da fare prima di poter anche solo sognare la laurea, ma sicuramente ho vissuto il 2012, i miei 21 anni, quasi, come volevo. Ho iniziato qualcosa di significativo, per me, un progetto privato, uno pseudo "365 project", una moleskine fucsia in cui ogni giorno raccolgo un pensiero. Oggi è stato Rimbaud, ieri riflessioni et minchiate, 365 momenti da intrappolare tra penna e carta. Non so se lo porterò a termine, è noto anche al Nyan Cat che non sono capace di portare le cose a termine, ma cercherò di impegnarmi, prendiamolo come un percorso terapeutico, che ne so, magari, l'anno prossimo, rileggendomi scoprirò anche io dove finisce tutto l'amore, l'odio, lo scazzo, la delusione, la felicità.
Where did all the love go?
I don’t know, I don’t know
I bet you can’t see it

6 commenti

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Mareva
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24 gennaio 2013 alle ore 11:20 delete

Basta viversi, no?
Non è abbastanza?

Auguri prugna mia!

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Anonimo
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24 gennaio 2013 alle ore 19:54 delete

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Anonimo
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27 gennaio 2013 alle ore 21:00 delete

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