Noi cerchiamo la bellezza ovunque

23:08 13 Comments A+ a-

 I Marlene Kuntz, con la loro "Bellezza", mi hanno ispirata per questo titolo, il contenuto, ahimè, è sempre ai soliti livelli bassi che contraddistinguono i miei ragionamenti. Forse. Sono 22 anni (sì, li ho compiuti, non sono riuscita a tornare indietro nel tempo) che non capisco cosa intenda la gente per bellezza. No, non voglio fare retorica, dire che è bello ciò che piace, perchè non so se sia così, e perchè mi son resa conto di non avere uno standard, non ho dei parametri entro cui definire ciò che è esteticamente bello per me. Visto che dicono sia una donna, vorrei provare a fare una sorta di ragionamento in base ai tipi di uomini che mi piacciono. Partiamo dall'uomo della mia vita, quello che alberga lo sfondo del mio smartphone, la mia pagina di faccialibro, il mio ipotetico tatuaggio, e mille altre cose: Thom Yorke. Nonostante sia un genio della musica, sia un personaggio, abbia fansss anche in Burundi e in Molise (che non esiste), è ritenuto dai più BRUTTO. Ok, ha un occhio un po' pigro, fa espressioni strane, e ride con il verso di una balena, ma io lo amo, e non solo perchè è un fottuto genio, è che io lo trovo bellissimo, cose che se lui si palesasse davanti con un cartello con su scritto "Marry me now" (perchè parlare è mainstream) io gli salterei addosso, e getterei al vento le mie profonde e radicate convinzioni sull'inutilità del matrimonio. La fine della storia sarebbe una felice famigliola composta da me, Thom e tanti piccoli bimbi strabici. Altro gruppo altro discorso: Pete Doherty. Mi volete dire che in Fuck Forever, nonostante il suo essere palesemente strafatto, Pete non sia bellissimo? I suoi macrodifetti li vedo anche io, ma credo siano proprio quelli che me lo fanno piacere, il tutto anche se quando era nei The Libertines c'era uno comunemente considerato più bello, ovvero Carl Barat. Kasabian: Sergio Pizzorno fidanziamoci quando vuoi. E' barbuto, non è proprio il più bello del gruppo, ma io amo lui. Ok, è il caso di riportare la conversazione con me stessa (non sia mai a chiamarlo monologo, soliloquio o cose giuste, usiamo vocaboli a caso, è molto bello) sul pianeta terra. Tutti i ragazzi che mi son piaciuti ecc ecc li potete ritrovare quasi tutti sotto la voce "cesso" sul dizionario della lingua, scurrile, italiana. Ultimamente, cioè da mesi, mi son ripresa e, invece di guardare quelli che si puliscono con Wc Net, ho cambiato un po', e son salita di grado. Ovviamente non mi piacciono quaranta persone, ho ancora una dignità da qualche parte, ma solo uno, volevo precisarlo, così se mi leggete su twitter sapete che sono sempre allo stesso punto e che mi lamenterò forever della stessa cosa. Il ragionamento, senza nè capo nè coda, che vi ho propinato con questo fantastico mappazzone di cinquanta sfumature di righe, serve per esporre la teoria del "Cerchiamo la bellezza ovunque", che si rifà un po' alla canzone di Godano&friends, ma, che in realtà, credo, esprima solo una mia ricerca. Non mi accontento della bellezza universalmente riconosciuta, quella visibile anche all'occhio di vetro del Governatore di Woodbury, cerco qualcosa di bello anche dove, apparentemente, non c'è. Non so se sia perchè mi ritengo un aborto della natura umana, e, di conseguenza, mi trovo sempre a puntare in basso (ovviamente parlando dei canoni "standard" che il mondo ha), o se sia semplicemente che ho gusti demmerda, sinceramente non lo so, anche perchè io continuo ad essere convinta di avere solo gusti diversi, non pessimi. Questa convinzione è diventata così radicata in me che ho deciso che fottesega quel che dicono gli altri, io mi appassionerò per sempre ai (così li sto definendo su twitter) #relativamentefighi, gente bella (in base alle mie convinzioni) che però non viene riconosciuta come tale. Bene, come al solito non ci sono nessi logici, ragionamenti che meritino veramente questo nome, e, soprattutto, nessuno sentiva il bisogno di queste mie esternazioni, ma sono nel bel mezzo di una sessione d'esami, compatitemi e raccontatemi dei vostri #relativamentefighi.

13 commenti

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Haai
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29 gennaio 2013 alle ore 00:56 delete

proporrei anche di chiamarli #diversamentebelli: in fondo la bellezza credo sia uno dei concetti più soggettivi che esistano e, in ogni caso, risponde a un bisogno puramente soggettivo.

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Anonimo
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29 gennaio 2013 alle ore 12:10 delete

Concordo pienamente in tutto quello che hai scritto sull'articolo, dal pensiero su Pizzorno al fatto che anch'io cerco qualcosa "di bello" anche dove a prima vista non c'è. In ogni caso la bellezza è un concetto molto ampio e variegato e ognuno di noi ha un proprio metro "interiore" con il quale valutare cosa sia bello e cosa brutto.
Il mio #relativamentefigo è un tipo che suona in una tribute band delle mie parti: appena ho fatto vedere qualche sua foto a una mia amica, il suo commento è stato un freddo "mmm....(silenzio) carino". Per me invece è bellissimo per tutta serie di motivi sconosciuti ai più, molto probabilmente anche perchè suona uno strumento, ma questa è un'altra storia :)

Stefania

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Mareva
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29 gennaio 2013 alle ore 13:42 delete

Sai che siamo simili su questo?
Non che il mio uomo sia un cesso ma riconoscono che non sia nemmeno il più bello del mondo, però per me è così. Mi piace qualsiasi cosa di lui. E idem in generale mi son sempre piaciute persone universalmente riconosciute come cesse!
Per dire, io mi farei violentemente Travaglio.
Anche perché penso che il cervello, poi, sia davvero tutto.

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29 gennaio 2013 alle ore 19:22 delete

#relativamentefighi is the way.
Soprattutto ho sempre sostenuto che questa tendenza eviti il sovraffollamento. Serge Pizzorno piacerà anche a molte, ma non a quante piace boh, *nome a caso di un belloccio*.
In un mondo ideale di groupie saremmo NOI quelle avvantaggiate.

PS: anche io mi farei Travaglio.

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Mareva
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29 gennaio 2013 alle ore 20:39 delete

Perché tu sei bella ed intelligente.

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laprugna
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2 febbraio 2013 alle ore 00:00 delete

#diversamentebelli mi piace.

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laprugna
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2 febbraio 2013 alle ore 00:01 delete

Musicisti, croce e delizia. Tutti quelli che hanno avuto un'importanza vitale nella mia misera vita lo erano.

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laprugna
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2 febbraio 2013 alle ore 00:05 delete

Oh Marco. Quindi non sono la sola a pensarlo anche in quel modo? Questa cosa mi fa credere che un mondo migliore sia possibile <3
Minchiate a parte, con love of my life del momento (anche se non lo sa) mi sto riprendendo, ma generalmente il genere è quello del "manca lo sciacquone", cioè, per gli altri.

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laprugna
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2 febbraio 2013 alle ore 00:05 delete

Facciamo a turno con Travaglio?

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Anonimo
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5 febbraio 2013 alle ore 11:49 delete

La bellezza è un fatto altamente soggettivo.
Ognuno/a ha i suoi canoni di bellezza e in quanto tali vanno rispettati.
L'importante è non farsi problemi con il mondo se si hanno gusti particolari: non esiste una misura della bellezza ne tantomeno regole che la circoscrivono.

Il detto "Non e' bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace" calza a pennello..

anonimo non è il mio nome, mi chiamo emanuele ;)

ps mi accorgo solo ora che sono l'unico maschio a commentare...

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laprugna
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6 febbraio 2013 alle ore 20:22 delete

Finalmente il punto di vista maschile, ci voleva, ciao Emanuele.
Il farmi problemi in questo caso non è proprio da me, più che altro mi chiedo se da piccola son cascata dal seggiolone o se abbia preso qualche mattarello in testa.

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